
PENSATE CHE LA BIBBIA SIA SOLO PAROLA UMANA?
Come possiamo fidarci dei testi biblici, scritti di molti secoli fa, visto che descrivono eventi assolutamente extra-ordinari, spesso in contrasto con quello che la scienza e il senso comune ci dicono?
Mediante le profezie bibliche: la capacità di predire, a distanza di secoli, un evento futuro della storia umana sarebbe un forte indizio a favore di un’origine sovrannaturale (mediante l’ispirazione da parte di Dio, del quale parla la Bibbia) dei contenuti delle Scritture.
Perché dovremmo credere alle profezie? Ci sono molte presunte profezie, anche fuori dalla Bibbia; sono facilmente spiegabili come “profezie scritte dopo che l’evento è già avvenuto”; altre volte sono così vaghe da essere prima o poi automaticamente adempiute nella grande varietà che caratterizza la storia umana; altre volte ancora potrebbero avverarsi grazie a un complotto: il sedicente profeta potrebbe avere accesso a informazioni riservate o influenzare gli eventi per far avverare la predizione...
La maggior parte di noi credenti non ha bisogno di prove, anche se spesso le vorrebbe. Però nella Bibbia si trova una profezia verificabile (perché non potrebbe rientrare in nessuno dei precedenti casi): la profezia delle settanta settimane, che si trova nel libro di Daniele, al capitolo 9, versi dal 24 al 27. Potete verificarla voi stessi: vi basta avere un’enciclopedia di cui vi fidiate, la Bibbia (che in questo ragionamento non sarà utilizzata come fonte per dati storici) ed eventualmente carta, penna e calcolatrice.
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COME POTETE CONTARE LA PROFEZIA DELLE SETTANTA SETTIMANE DI DANIELE 9:24-27?
1) Verificate con la vostra enciclopedia la storicità o scientificità delle seguenti affermazioni:
A- La durata media di un anno giuliano è di 365,25 giorni. L’anno 0 non esiste nel calendario giuliano; calcolando la durata di un periodo di tempo tra una data a.C. e una d.C. bisogna perciò sottrarre un anno “mancante”:
anni trascorsi=anno a.C.+anno d.C.-1 Da cui:
anni trascorsi +1 – anno a.C. = anno d.C.
B- La Bibbia ebraica fu completata nel II secolo a.C. Di essa fanno parte i libri di Genesi, Levitico, Ezechiele, Daniele, Neemia, Cronache (qui citati) e molti altri.
C- Il re Artaserse iniziò a regnare dal 464 a.C.
D- “Messia” (ebraico) e “cristo” (greco) sono termini traducibili con “unto” o “consacrato”.
E- Il mese ebraico di Nisan cade nel periodo di marzo/aprile.
2) Controllate nella Bibbia che, in base ad essa, valgono le seguenti affermazioni:
F- Nella Bibbia ebraica (1 Cronache 27:1-16), si parla di un calendario di esattamente dodici mesi; se questi mesi sono di 30 giorni ciascuno (150 diviso 5, come accade in Genesi 7:11,24 e 8:4, dove ci sono 150 giorni in 5 mesi esatti, tra il 17 del secondo mese e il 17 del settimo mese), un anno dura 360 giorni (12x30=360) e non resta sincronizzato con le stagioni, né con le fasi lunari.
G- Nella Bibbia ebraica esiste un principio “profetico” per il quale un giorno può significare un anno (Ezechiele 4:5-6); in Levitico 25:8 una settimana indica sette anni.
H- Secondo Neemia 2:1,5,7,8,11, l’ordine di ricostruire Gerusalemme fu emanato nel ventesimo anno del re Artaserse, nel mese di Nisan (19 anni dopo il primo anno di regno).
I- Secondo Daniele 9:25, la promulgazione dell’ordine di ricostruire Gerusalemme è il momento da cui bisogna partire per contare le settimane della profezia.
J- Le settimane sono suddivise in periodi: un primo di sette settimane, un secondo di sessantadue settimane. Dopo il periodo di sessantadue «un “unto” (o “consacrato”, vedere D) sarà soppresso». (Daniele 9:25-26).
Anche se non credete a queste affermazioni bibliche, vi invito a provare a unirle ai dati storici e scientifici: il risultato è notevole.
3) Da queste premesse potete dedurre che:
K- Seguendo J: sette settimane sono 7x7=49 giorni; sessantadue settimane sono 62x7=434 giorni; il totale di questi giorni (cioè 7+62=69 settimane) è di 49+434=483 giorni.
L- In base a G: i 483 giorni di K possono significare 483 anni (cioè 69 periodi di 7 anni).
M- In base a F, i 483 anni di L possono essere anni di 360 giorni. 483 di questi anni contengono quindi 360x483=173880 giorni, che (seguendo A) corrispondono a circa 476,0575 anni giuliani (173880 diviso 365,25 fa circa 476,0575) cioè 476 anni e 21 giorni.
N- In base a H, C e E, l’ordine di ricostruire Gerusalemme è emanato a marzo o aprile del 445 a.C. (o 444 a.C., in base a quando è considerato l’inizio dell’anno): essendo a.C., si deve sottrarre (non sommare) 19 da 464.
O- In base a I e N, il calcolo delle settimane deve partire da marzo o aprile del 445 a.C. (oppure 444 a.C.).
P- In base a O e M, le sessantanove settimane iniziano nel 445 a.C. (444 a.C.), durano circa 476 anni giuliani e terminano nel marzo, aprile o maggio del 32 d.C. (o 33 d.C.): da A, 476 anni + 1 -445 a.C. = 32 d.C.
Q- Secondo J e P la profezia delle settanta settimane predice che nel marzo, aprile o maggio del 32 d.C. (o 33 d.C.) «un “unto” (o un “consacrato”) sarà soppresso». In base a D, si potrebbe tradurre anche come: «sarà soppresso il messia (o il cristo)».
Verificate ora con le vostre enciclopedie anche tutte le ulteriori seguenti affermazioni storiche e seguite il filo che ci porta a comprendere che questa profezia non è un’invenzione umana o un artificio, ma una vera e propria rivelazione sovrannaturale da parte di Dio.
PERCHE’ LE SETTANTA SETTIMANE DI DANIELE 9:24-27 SONO UNA PROFEZIA AUTENTICA?
Coerentemente col punto Q, nel marzo o aprile di un anno compreso tra il 30 d.C. e il 33 d.C., fu messo a morte Gesù Nazareno, da moltissime persone ritenuto il messia (il cristo). Al tempo della crocifissione di Gesù la Bibbia ebraica era stata completata da due secoli circa (vedere B), quindi le settanta settimane non possono essere una “profezia scritta dopo l’evento”. La profezia è certamente contorta e variamente interpretabile; ma, nonostante ciò, prevede un conto che non può essere forzato a piacere per riferirsi a un qualsiasi momento della storia umana: è vera solo se si realizza al momento giusto. La probabilità che Gesù, una persona non “qualunque”, ma anzi in assoluto tra le più pensate e nominate nella storia, realizzi “per puro caso” questa profezia, è bassa; un conto impreciso: 4 anni possibili (dal 30 al 33 d.C.) diviso 200 anni di attesa (B) fa 0,02 (cioè il 2%). In tutto il Nuovo Testamento l’applicazione di questa specifica profezia a Gesù è assente; inoltre gli autori cristiani iniziarono a citarla solo dalla seconda metà del II secolo d.C. Quindi la predicazione su Gesù non è stata diffusa grazie ad una legittimazione dovuta alla “compatibilità” della sua morte con il periodo predetto dalla profezia delle settanta settimane, né tantomeno inventata in base ad essa, anche perché nel mondo antico sarebbe stato difficilissimo per la stragrande maggioranza delle persone avere accesso ai dati storici per verificarla. La fama di Gesù non dipende storicamente dalle settanta settimane.
Oggi invece, a distanza di secoli, possiamo mostrare (almeno al 98%) che quella delle settanta settimane è una vera profezia.
LA PROFEZIA DELLE SETTANTA SETTIMANE DI DANIELE 9:24-27 E’ VERIFICABILE. ESSA QUINDI MOSTRA CHE LA BIBBIA CONTIENE PAROLE ISPIRATE DA DIO... E INDICA CHE GESU’ NAZARENO E’ IL MESSIA!
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