top of page


Cristo, sommo sacerdote
link per volantino PDF
 

TIPI DI SACERDOZIO NELLA BIBBIA

 

Molte religioni presentano un concetto di sacrificio e sacerdozio; lo stesso ebraismo, nel quale il cristianesimo è intimamente innestato, presenta un complesso sistema sacerdotale, detto “levitico”, perché coloro che si occupano del culto provengono dalla tribù di Levi; questo insieme di pratiche sacerdotali è descritto soprattutto nel terzo libro della Bibbia, noto proprio come Levitico. Successivamente nella Bibbia, nel Nuovo Testamento, la Lettera agli Ebrei descrive Gesù Cristo contemporaneamente come la vittima offerta in sacrificio e come sommo sacerdote definitivo (Ebrei 9:11-12), non levitico, ma definito dall’autore con l’espressione “secondo l’ordine di Melchisedec” (Ebrei 6:20).

 

DIFFERENZE TRA IL SACERDOZIO LEVITICO E IL SACERDOZIO DI CRISTO

 

È interessante notare quali siano le differenze tra il sacrificio offerto a Dio secondo le prescrizioni levitiche e quello offerto da Cristo. Esse sono descritte nella parte centrale della Lettera agli Ebrei. La tesi dell’autore è che il sacerdozio di Cristo è superiore a quello levitico (Ebrei 8:6), alcuni motivi sono:

 

-Cristo è stato proclamato sacerdote con un giuramento da parte di Dio, mentre i leviti senza un giuramento (Ebrei 7:20-21).

-il sacerdozio di Cristo non si trasmette ad altri, perché Gesù, risorto a vita immortale, è sommo sacerdote in eterno; al contrario, leviti “sono stati fatti sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare” (Ebrei 7:23-24).

-Gesù è entrato nel cielo stesso, vero santuario (mostrato come modello a Mosè, Ebrei 8:5 e Esodo 25:40), mentre i leviti operano in un santuario terreno costruito da mani umane (Ebrei 9:1,11,24).

-il sangue offerto da Cristo è più prezioso perché è il suo proprio, quello del Figlio di Dio stesso, non di animali. (Ebrei 9:12-14)

-l’offerta fatta da Gesù è unica e definitiva, come è dimostrato dal fatto che “dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra” di Dio (Ebrei 1:3), mentre i sacrifici levitici sono offerti più e più volte: il sacerdote levita amministra ripetutamente, sta in piedi, entra ed esce ogni volta dal luogo santo per offrire il sangue degli animali (Ebrei 10:11); il sommo sacerdote entra nel luogo santissimo una volta all’anno (Ebrei 9:25). Questa ripetitività indica che i sacrifici levitici sono incompleti: se avessero ottenuto permanentemente lo scopo per cui erano offerti, si sarebbe smesso di presentarli (Ebrei 10:1-5).

 

IL SACRIFICIO DI CRISTO SULLA CROCE

 

“Gesù, per santificare il popolo con il proprio sangue, soffrì fuori della porta della città” (Ebrei 13:12); “egli sopportò la croce” (Ebrei 12:2); “Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio, così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza” (Ebrei 9:27-28). Questo è il sacrificio di Cristo: l’offerta avvenne con la sua morte in croce.

 

GESÙ CRISTO È REALMENTE VIVENTE PRESSO DIO E PUÒ SALVARE CHIUNQUE SI AVVICINI AL PADRE PER MEZZO DI LUI

 

Non sono più necessarie altre offerte di sacrifici perché il Dio della pace “in virtù del sangue del patto eterno ha tratto dai morti il grande pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù” (Ebrei 13:20); Cristo “dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio” (Ebrei 10:12). Riguardo a Gesù, l’autore della Lettera agli Ebrei dice: “egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro”; “infatti con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati” (Ebrei 7:25; 10:14). “Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato.  Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno” (Ebrei 4:14-16).

 

GESÙ, IN ATTESA DEL SUO RITORNO, DEVE ESSERE COMMEMORATO PER IL SUO SACRIFICIO SULLA CROCE

 

L’apostolo Paolo insegna che fu Gesù stesso ad istituire la comunione con il suo corpo e sangue (1 Corinzi 10:16). Il resoconto è il seguente: “il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me». Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.” (1 Corinzi 11:23-26). Gesù morì e risuscito; è vivente per sempre e la commemorazione della sua morte è espressione dell’attesa del suo ritorno.

 

NON È LECITO AFFERMARE CHE IL SACRIFICIO DI CRISTO SIA DA OFFRIRSI RIPETUTAMENTE ANCORA OGGI

 

Alcune confessioni che si professano cristiane, come la Chiesa Cattolica (in comunione con il papa ossia il vescovo di Roma) affermano, nelle loro preghiere ufficiali, di offrire (sebbene in modo “incruento”) a Dio Padre la vittima del sacrificio, cioè Gesù Cristo. La “preghiera eucaristica I” del messale romano dice, nella sezione di “anamnesi”: “”In questo sacrificio, o Padre, noi tuoi ministri e il tuo popolo santo celebriamo il memoriale della beata Passione, della risurrezione dai morti e della gloriosa ascensione al cielo del Cristo tuo Figlio e nostro Signore; e offriamo alla tua maestà divina, tra i doni che ci hai dato, la vittima pura, santa e immacolata…”. Le parti qui sottolineate mostrano che nella principale preghiera eucaristica ufficiale della Chiesa Cattolica, si dice che Cristo (“la vittima pura, santa e immacolata”) è offerta dai sacerdoti (“noi tuoi ministri”) a Dio (“Padre”). Ciò avviene ripetutamente, (le messe sono spesso quotidiane). Il sistema liturgico cattolico e altri ad esso affini contraddicono la Scrittura perché non superano i “test” adoperati nell’argomentazione della Lettera agli Ebrei per mostrare la non utilità del sistema levitico. In particolare si può notare che nel cattolicesimo: molti sacerdoti si sono susseguiti nel corso delle generazioni (Ebrei 7:23-24); in base alla preghiera eucaristica, Cristo è offerto più volte (Ebrei 9:24-28); le messe sono ripetute, quindi non perfezionano per sempre agli occhi di Dio (Ebrei 10:11-18).

bottom of page