top of page


Legalismo VS grazia
link per volantino PDF

 

L’INGIUSTIZIA PUO’ ESSERE SCONFITTA? COME POSSO SALVARMI DAL MALE, DALLA MALVAGITA’, MIA E ALTRUI, DALLA MALATTIA, DAL DOLORE, DAL LUTTO, DALLA DISPERAZIONE E DALLA MORTE?

 

Molti forniscono soluzioni parziali o evasive a questi interrogativi. Qualcuna tra queste situazioni può essere in effetti umanamente evitata o gestita; ma altre (tra cui il male e la morte) sono al di là delle possibilità umane. Possiamo cercare di comportarci bene, ma commetteremo sempre il male, sbagli; mancheremo sempre in qualcosa. Possiamo cercare di di combattere le malattie, di salvare vite e consolare chi si trova nel lutto, ma non possiamo risuscitare i morti con abilità puramente umane. Solo Dio può farlo.

A questo punto, se ritenete che Dio non possa o non voglia agire nella storia, o addirittura se pensate che Dio non esista, vi invitiamo a non interrompere questa lettura, ma a dare prima un’occhiata alla sezione “L’ISPIRAZIONE DELLA BIBBIA”, in fondo, dove si trovano delle istruzioni per provare, con dati storici accettati comunemente (e che potete facilmente verificare), che la Bibbia contiene parole realmente ispirate da Dio (che quindi esiste eccome), perché predisse in anticipo un avvenimento futuro: non solo “che cosa”, ma soprattutto anche “quando”!

​

IN CHE COSA LE RELIGIONI E LE FILOSOFIE DEL MONDO SONO CONCORDI?

 

Ci sono molte religioni e filosofie nel mondo; ciascuna propone diversi modi per conseguire la salvezza (o suoi “analoghi”, a seconda della spiritualità): questi metodi possono includere, per esempio, regole, divieti, prescrizioni, mortificazioni, rituali, studio, meditazione, allenamento, miglioramento di sé, amore e compassione per gli altri, oppure, al contrario, edonismo e ricerca esplicita del rifiuto di ogni schema e regola. Per semplificare, si potrebbe dire, seppur impropriamente, che, secondo queste religioni e filosofie, è l’individuo a determinare, con il proprio agire, la propria “salvezza”, o agendo secondo la volontà della divinità o perché lui stesso una sorta di deità.

L’idea di una “pesatura del cuore”, propria dell’antica religione egizia, sembra essere presente in tutte le religioni in cui esistano divinità o leggi “esterne” che diano importanza al bene e al male: se ci si è comportati meritevolmente si sarà premiati, altrimenti no; ciò vale, per esempio, sia nell’Eneide di Virgilio, con i Campi Elisi e il Tartaro, sia nel Cattolicesimo e nell’Islam, con Paradiso e Inferno, sia per i Testimoni di Geova, con la risurrezione a vita eterna dei meritevoli e la morte definitiva dei malvagi, sia nelle maggiori religioni orientali, con la legge del karma.

Ancora di più, nelle filosofie o religioni prive di divinità (o senza divinità interessate al bene e al male), panteistiche o auto-teistiche, è l’individuo stesso a determinare la propria vita, il proprio destino: dovrebbe cercare il bene, evitare il male, elevarsi, trovare l’armonia...

​

POSSIAMO MERITARCI LA SALVEZZA?

 

Le religioni dicono tutte la stessa cosa, avendo un’opinione differente solo sui modi per vivere una vita giusta davanti a Dio e per convincerlo ad essere benevolo con noi? Se il comportamento umano è modellato in modo da ottenere il favore o l’approvazione di Dio, la gloria, l’adorazione e le lodi che gli sono rese risultano sincere?

Una raccolta di testi sacri per molte religioni è la Bibbia. Essa però afferma qualcosa di molto diverso dalle religioni e filosofie del mondo, smascherando ogni illusione di poter vivere una vita meritevole davanti a Dio: infatti secondo la Bibbia tutti gli esseri umani sono colpevoli, peccatori davanti a Dio, e quindi passabili del suo rifiuto e della sua condanna in eterno. Alcuni passi biblici probanti sono:

 

“Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti, non c'è nessuno che faccia il bene,
neppure uno.”, Salmo 14 (13 in alcune traduzioni), versetto 3;

 

“Se tieni conto delle colpe, Signore, chi potrà resistere?”, Salmo 130 (o 129):3;

 

“Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”, Romani 3:23.

 

No, non abbiamo alcuna possibilità di meritarci la salvezza: la perfetta giustizia richiestaci da Dio è troppo alta per noi.

La Bibbia, però, contiene anche e soprattutto l’annuncio per noi più meraviglioso in assoluto, l’evangelo (la buona notizia) di Dio:

​

E’ DIO STESSO, UNICAMENTE PER SUA GRAZIA, A DONARE LA SALVEZZA

 

Nella concezione evangelica, la salvezza è molto diversa da come risulta nel resto delle religioni e filosofie del mondo: non è più l’individuo stesso, con il suo impegno e la sua ricerca di perfezione, ad essere al centro del proprio mondo, ma Dio e il suo prossimo (Marco 12:28-31): infatti la salvezza è, in tutto e per tutto, dall’inizio alla fine, unilateralmente opera di Dio, per sua grazia (Romani 11:6); questo affinché noi siamo liberi di pensare, vivere e agire unicamente per amore, senza ripiegarci in noi stessi cercando di conseguire la nostra personale salvezza (Prima Lettera di Giovanni 4:9-11). La grazia di Dio non è un invito alla pigrizia o al peccato, ma, al contrario, ad azioni d’amore (Matteo 5:14-16).

 

COME SI RICEVE DA DIO LA SALVEZZA? IN GESU’ CRISTO

 

“«Che cosa devo fare per essere salvato?» Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù e sarai salvato»” Atti 16:30-31

 

Nella Lettera agli Efesini 2:8-10 leggiamo:

“Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo”.

Nel Vangelo di Giovanni 3:16 si legge:

“Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”. Questo unigenito Figlio di Dio è il Signore Gesù Nazareno, il messia, il cristo, e, ravvedendoci, chiedendogli perdono e credendo in lui, ci è donata la salvezza, che consiste in risurrezione e vita eterna; infatti:

 

“Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?» Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo”, Vangelo di Giovanni 11:25-27.

​

Altri argomenti

bottom of page