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Nuova nascita
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COSA SI ASPETTA DIO DA NOI? QUALI “REQUISITI” DOBBIAMO SODDISFARE?

 

Nonostante tutte le manifestazioni del male, che attualmente ancora il Signore permette, noi crediamo che Dio sia perfettamente buono, “Dio è amore”, Prima lettera di Giovanni 4:8, giusto “Il SIGNORE agisce con giustizia e difende tutti gli oppressi”, Salmo 103:6 (o 102:6 in alcune traduzioni) e quindi preoccupato per le vite delle sue creature. Siccome egli è perfettamente santo, richiede che anche noi lo siamo (“come colui che vi ha chiamati [cioè Dio] è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta”, Prima lettera di Pietro 1:25), perché la nostra vita si svolge al suo cospetto e a stretto contatto con quella delle altre creature, cioè con nostri “prossimi”, che dobbiamo amare come noi stessi (Levitico 19:18 e Marco 12:31). Ne consegue che qualunque azione malvagia verso il prossimo equivale, per Dio, ad una violazione del diritto di un’altra persona; questa colpa che Dio vede in noi è chiamata peccato e deriva dalla trasgressione delle leggi stabilite da Dio, le quali non sono un suo arbitrario e assurdo capriccio, ma esprimono la totale giustizia che egli desidera anche per le sue creature: “Guai a quelli che fanno decreti iniqui e a quelli che mettono per iscritto sentenze ingiuste, per negare giustizia ai deboli, per spogliare del loro diritto i poveri del mio popolo, per far delle vedove la loro preda e degli orfani il loro bottino!” Isaia 10:1-2. Nel mondo che Dio desidera per noi non c’è spazio nemmeno per quello che potremmo ritenere il più piccolo peccato. La nostra natura umana, però, è intrinsecamente peccatrice: ancora prima di mettere in atto il male, lo concepisce e lo alimenta dentro di sé: “Il SIGNORE vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo” Genesi 6:5. Stando così le cose, nessuno di noi è degno di aver parte al Regno di Dio, perché l’egoismo avrebbe sempre il sopravvento: anche se non uccidessimo, non rubassimo, tuttavia una qualunque minima azione malvagia sarebbe del tutto fuori luogo nella logica della perfetta giustizia e pace che Dio desidera siano praticate: “Chiunque odia suo fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna.” Prima lettera di Giovanni 3:16.

Questa perfezione richiestaci da Dio potrebbe apparire esagerata: in fondo, se tutti commettono il male, che senso ha rispettare completamente il loro diritto? Se è vero che tutti peccano, Dio potrebbe semplicemente non interessarsene, lasciando che le cose vadano per conto loro. Inoltre, si obietta, per Dio è facile essere santo, buono e giusto: per lui non esistono mancanze, né necessità contingenti, né desideri irraggiungibili.

Dio però non è rimasto soltanto nella sua gloriosa condizione nell’alto dei cieli: in suo Figlio, Gesù di Nazaret, Dio si è pienamente incarnato per vivere totalmente la condizione delle sue creature (Lettera ai Colossesi 2:8-9; Vangelo di Giovanni 1:1-3,14,17-18; Lettera ai Filippesi 2:5-7). Gesù subì molte e forti tentazioni, ma le superò tutte senza peccare (Luca 4:1-13; Matteo 26:41-42, Ebrei:4:15); dimostrò quindi che la perfetta santità di Dio non dipende dal suo essere al di fuori del mondo. A questo punto, a maggior ragione meriteremmo di essere rigettati da Dio quali peccatori perduti, perché Gesù mostra che è possibile vivere una vita giusta davanti a Dio.

 

IL PERDONO DI GESU’ PER NOI CHE CREDIAMO IN LUI

 

Ma Gesù non vuole usare la propria condotta irreprensibile per condannare tutti davanti a Dio, al contrario, “Non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato” e “Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro.” (Ebrei 4:15; 7:2). La Bibbia ci assicura che Dio ascolterà certamente la preghiera del suo giusto: Gesù è il Giusto, poiché egli ha fatto completamente la volontà di Dio, acquistandosi così il diritto di chiedere e ottenere dal Signore l’esaudimento di qualsiasi sua richiesta: “Chi salirà al monte del SIGNORE? Chi potrà stare nel suo luogo santo? L'uomo innocente di mani e puro di cuore, che non eleva l'animo a vanità
e non giura con il proposito di ingannare. Egli riceverà benedizione dal SIGNORE,
giustizia dal Dio della sua salvezza ” Salmo 24 (o 23):3-5; “se uno è pio e fa la volontà di Dio, egli lo esaudisce” Giovanni 9:31.

In Isaia 53:11 il SIGNORE dice: “il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti”. Infatti, Gesù Cristo, il Giusto è stato crocifisso per noi, pur peccatori, che crediamo in lui: “Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” Romani 5:7-8. Per fede, siamo dunque peccatori perdonati davanti a Dio “Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira. Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo anche in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale abbiamo ora ottenuto la riconciliazione.” Romani 5:9-11. Dio, infatti ha risuscitato dai morti suo Figlio Gesù Cristo e lo ha esaltato presso di sé (Atti 2:32-36).

 

LA NUOVA NASCITA: LA VITA ETERNA DI DIO IN NOI

 

“«Che cosa devo fare per essere salvato?» Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù e sarai salvato»” (Atti 16:30-31).

Non possiamo meritarci la salvezza, ma, per fede, essa ci è donata nella persona di Cristo, morto e risorto per noi. Credendo in lui, cioè accettandolo come nostro Signore e Salvatore, noi siamo riconciliati con Dio e diventiamo suoi figli nascendo a vita nuova:

“Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: "Bisogna che nasciate di nuovo". Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito»”, Giovanni 3:5-8. Lo Spirito Santo (simboleggiato da vento e acqua, Giovanni 7:38-39) ci fa nascere di nuovo entrando nel nostro cuore: egli dona vita eterna, perdono, riconciliazione; ci promette risurrezione e gloria col Signore nel suo regno, in eterno. Da quel momento siamo riconciliati, in pace con Dio; il peccato ci tenta e ci muove ancora, ma sappiamo che esso è vinto per sempre da Gesù, che ci farà trionfare con lui al momento della sua venuta. Da quel momento, Dio ci chiama a santificarci, cioè a fare il bene e testimoniare di lui, non perché così facendo otterremo la salvezza (ce l’ha già donata sulla croce), ma, come dice Gesù: “Voi siete la luce del mondo. [...] Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli” Matteo 5:14,16.

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