
Sogno statua
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NABUCODONOSOR, RE DI BABILONIA, SOGNO’ UNA GRANDE STATUA…
Questo sogno, che è descritto nella Bibbia, nel Libro di Daniele, al capitolo 2, versi dal 31 al 45, è una rivelazione di Dio sulla successione dei domini sul mondo antico e sull’avvento del Regno di Dio. A prima vista sembra una profezia “qualitativa”, dalla quale sia impossibile ricavare precise informazioni storiche, insomma una profezia abbastanza generica da poter dubitare della sua autenticità; tanto più se si tiene presente che il Libro di Daniele tratta di eventi al tempo del dominio Babilonese e Persiano sul popolo ebraico (VI secolo a.C.), ma i filologi ne datano la composizione al II secolo a.C., quando la successione dei domini sul mondo antico descritta dal sogno era già inoltrata. Tuttavia, questa profezia ha anche un valore quantitativo, predice cioè i periodi di avvenimenti futuri rispetto alla data di redazione di Daniele, in cui è contenuta.
Così come la profezia delle settanta settimane (circa la quale potete trovare a pagina 6 delle indicazioni per verificarla), il sogno della statua di Daniele 2:31-45 è un forte indizio che mostra come la Bibbia sia realmente ispirata da Dio: chi altri all’infuori di Lui potrebbe controllare e rivelare il corso del futuro?
Per identificare senza sbagliare i regni di questo sogno profetico, è utile considerare anche un altro passo del Libro di Daniele, cioè il capitolo 7, nel quale la successione dei domini sul mondo antico è simboleggiata da terribili bestie che Daniele vede in sogno.
L’IDENTITA’ DEI REGNI DI DANIELE 2:33-45; 7:1-18,23-27
In questi passi, le parole “re” e “regno” sono usate in maniera intercambiabile, nel senso che un re rappresenta un regno. Ciò si evince, per necessità di coerenza, da Daniele 2:38-40 (per la testa si parla di un re; per le altre parti, di regni) e confrontando, in Daniele 7, i versetti 17 e 23 (la quarta bestia è sia re che regno).
Tra i molti regni, imperi, domini umani nella storia del mondo, entrambi i sogni parlano solo di quattro di essi. La visione delle bestie di Daniele 7 inizia, ai versi 2-3, con un’indicazione geografica: il mar Grande. Nella Bibbia ebraica quest’espressione indica il Mar Mediterraneo (a Ovest di Israele, contrapposto al “piccolo” Mar Morto a Est). Ciò suggerisce che i territori di questi quattro regni debbano affacciarsi sul Mar Mediterraneo. Per collocare temporalmente i regni, invece, si trova un’indicazione in Daniele 2:38, dove a Nabucodonosor è detto “La testa d’oro sei tu!”. Perciò la testa d’oro simboleggia l’Impero Neo-Babilonese (626 a.C. - 539 a.C.). Quindi anche la prima bestia, il leone (Daniele 7:4) rappresenta questo impero. Il secondo regno (busto d’argento in Daniele 2:39; orso in Daniele 7:5) è l’impero Achaemnide (detto anche Medo-Persiano), che conquistò il precedente (539 a.C. - 331 a.C.). A sua volta fu conquistato da Alessandro Magno, con il suo Impero Macedone (il bronzo di Daniele 2:39), che diede inizio all’ellenismo. In Daniele 7:6 è rappresentato da un leopardo con quattro teste: ciò simboleggia ragionevolmente il fatto che, alla morte di Alessandro Magno, l’impero fu diviso in quattro parti. Il maggiore di questi regni ellenistici fu l’Impero Seleucide (comprendente anche i territori giudei), ed è quindi proprio questo il contesto storico e geografico in cui filologicamente è posta la redazione finale del libro di Daniele.
L’identità del quarto regno è quindi più discussa: da un punto di vista storico, cioè senza tener conto della possibilità di reali profezie che predicano il futuro, dovrebbe essere possibile identificarlo prima della redazione di Daniele e quindi prima della seconda metà del II secolo a.C.
Continuando con lo stesso metodo usato per gli altri, però, si giunge alla conclusione che si tratta del dominio di Roma. Infatti l’Impero Seleucide è già compreso in una delle teste del leopardo, non costituendo una bestia indipendente: non conquistò il predominio superando l’Impero Macedone, ma ne fu una continuazione. Tra le potenze affacciate sul Mediterraneo, dopo l’Impero Macedone e i regni da esso derivati, fu Roma la prima ad affermarsi, conquistando il predominio totale. Il declino dell’ellenismo fu lento, non come il succedersi dei precedenti imperi che si conquistarono l’un l’altro; l’ascesa della potenza di Roma, intanto, fu inarrestabile. La quarta bestia (Daniele 7:7) e la parte inferiore della statua (Daniele 2:40) rappresentano quindi Roma. Entrambe le profezie annunciano a questo punto l’inizio del Regno di Dio (Daniele 2:44-45 ; 7:27)
Fin qui la profezia della statua è stata solo qualitativa, non quantitativa, e si è appoggiata alla visione di Daniele 7. La statua raffigura un uomo; ha senso chiedersi se la durata dei regni rappresentati sia proporzionale alle grandezze (in particolare alle altezze) delle diverse parti del corpo della statua. Solitamente la statura di un uomo va da circa sette a otto volte la grandezza (altezza) della testa. Il libro di Daniele utilizza i numeri interi e le metà (Daniele 7:25). Se accettiamo che la statua sia alta sette volte e mezzo la testa, allora dall’inizio del regno Babilonese (626 a.C.) per arrivare in fondo alla statua deve trascorrere 7,5 volte il periodo di tempo di dominio Babilonese (dal 626 al 539 ci sono da 87 anni, più o meno 1, a seconda che si conti l’inizio o la fine di questi anni; la durata dell’Impero Babilonese è quindi tra 86 e 88 anni). 7,5x86=645 mentre 7,5x88=660. Il periodo descritto dalla statua può durare tra 645 e 660 anni, termina quindi in anni dopo Cristo. L’anno zero non esiste (deve essere “saltato” aumentando di 1 il risultato), quindi i piedi della statua finiscono tra l’anno 20 d.C. e il 36 d.C., infatti -626+645+1=20
-625+660+1=36.
Il sogno prevede che in questo periodo debba iniziare il Regno di Dio. Così è stato: Gesù Nazareno, il Signore, il Cristo, con le sue opere di guarigione, con la sua predicazione, con la sua crocifissione, morte risurrezione e glorificazione alla destra del Padre ha dato inizio al Regno di Dio. Storicamente, la crocifissione di Gesù è datata tra il 30 d.C. e il 33 d.C., sotto il dominio di Roma. Per chi ritenesse questa profezia ancora troppo generica, a pagina 6 si parla delle settanta settimane, una profezia che predice ancora più accuratamente il periodo della morte del Messia, e che storicamente coincide con quello della morte di Gesù, dimostrando che Egli è il Messia promesso.
Tornando alla statua del sogno, essa si compone anche di altri materiali. Mentre la fine dell’ellenismo e l’inizio del dominio romano sono sfumati, la durata delI’Impero Achemenide è precisa: dal 539 al 331 a.C.: tra i 207 e 209 anni. 207 diviso 660 fa circa 0,317; 209 diviso 645 fa circa 0,324. Il tronco dell’uomo della statua deve essere quindi circa un terzo della sua statura, per rispettare le proporzioni. Questa proporzione è possibile nel corpo umano. Questa profezia ci indica che il Regno di Dio è iniziato nel I secolo. Esso dura ancora oggi! Anche voi potete farne parte, ricevendo la salvezza che viene da Dio!
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