
La Bibbia cristiana è formata dall'Antico Testamento (ossia la Bibbia ebraica, le scritture sacre del popolo d'Israele, chiamate in ebraico Tanakh) e dal Nuovo Testamento, scritti di discepoli di Gesù dell'inizio del Cristianesimo. Gli scritti ispirati da Dio, che costituiscono quindi la Bibbia cristiana, sono detti "canonici".
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I libri ispirati dell'Antico Testamento (Bibbia ebraica), sono:
-Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio.
-Giosuè, Giudici, Rut, Samuele (I e II), Re (I e II), Cronache (I e II), Esdra e Neemia, Ester.
-Giobbe, Salmi, Proverbi, Ecclesiaste, Cantico dei Cantici.
-Isaia , Geremia, Lamentazioni, Ezechiele, Daniele, i Dodici profeti (Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria e Malachia).
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I libri ispirati del Nuovo Testamento sono:
-quattro vangeli: di Matteo, di Marco, di Luca e di Giovanni.
-gli Atti degli Apostoli.
-ventuno lettere: ai Romani, I ai Corinzi, II ai Corinzi, ai Galati, agli Efesini, ai Filippesi, ai Colossesi, I ai Tessalonicesi, II ai Tessalonicesi, I a Timoteo, II aTimoteo, a Tito, a Filemone, agli Ebrei, di Giacomo, I di Pietro, II di Pietro, I di Giovanni, II di Giovanni, III di Giovanni, di Giuda.
-l'Apocalisse (chiamata anche "Rivelazione", spesso detta "di Giovanni" per evitare confusione con libri non canonici).
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L'ispirazione generale della Bibbia è certificata dall'origine sovrannaturale delle profezie in essa contenuta, che provengono, noi crediamo, da Dio, di cui la Bibbia parla. Il carattere di "testo canonico" di un determinato libro proviene direttamente dal suo essere ispirato da Dio (2 Timoteo 3:16), non dipende dalla decisione di un gruppo religioso di utilizzarlo come testo sacro.
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La Scrittura è "ispirata da Dio" (2 Timoteo 3:16 ;in greco "Theo-pneystos" cioè "alitata da Dio", e come tale può essere considerata sua parola) e ha come scopo l'istruzione del popolo di Dio (Romani 15:4); la Scrittura quindi, come parola di Dio, compie ciò per cui è stata mandata (Isaia 55:10-11), l'edificazione dei credenti. Questo è possibile perché, nel compiere ciò per cui è stata data, la Scrittura ispirata si rivela come tale al popolo di Dio, che la accoglie come canonica.
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L'identificazione dei testi ispirati avvenne provvidenzialmente per mezzo del popolo di Dio (cioè Israele) per quanto riguarda le Scritture dell'Antico Testamento, in quanto fu il popolo ebraico a ricevere queste particolari rivelazioni da Dio (Romani 3:1-2) e a scrivere libri a ciò direttamente collegati; il fatto che gli ebrei conoscessero i libri da tenere in considerazione come sacre Scritture è dato per scontato da alcuni passi biblici, come Deuteronomio 30:10-14; Geremia 26:18; Daniele 9:2; Neemia 8:1; Matteo 22:31; 23:1-3; Marco 12:10; Luca 4:20-21; Atti 8:35. Nelle interazioni tra Gesù e gli scribi e i farisei e nella sua frequentazione della sinagoga non emerge alcun "problema del canone" (un presunto dilmma secondo il quale sarebbe necessario un "elenco ispirato" dei libri ispirati), ma solamente di interpretazione delle Scritture.
Vi sono testi giudaici scritti prima della predicazione cristiana che, seppur contengano testimonianze storiche corrette e promuovano la fede nel Dio d'Israele, non sono stati accolti nel canone ebraico delle Scritture; altri testi giudaici addirittura presentano una visione della fede differente da quella dei libri canonici. Questi libri giudaici "intertestamentari" (chiamati anche "deuterocanonici" o "apocrifi") non furono accolti nel canone ebraico, ma compaiono spesso negli antichi codici contenenti la Bibbia perché erano stati affiancati ai testi canonici tradotti in lingua greca per gli ebrei fuori dalla Palestina. Alcuni di questi libri di tradizione giudaica ma non inclusi nel Tanak sono: Tobia, Giuditta, Baruc, 1 Maccabei, 2 Maccabei, Sapienza, Siracide, Enoc, Giubilei. Oltre a veri e propri libri completi, esistono aggiunte (o varianti) in lingua greca per quanto riguarda i libri di Ester e Daniele; questo materiale aggiuntivo a tali libri della Bibbia non è accettato come ispirato.
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Anche per quanto riguarda il Nuovo Testamento la canonizzazione dei testi ispirati avvene passivamente mediante il riconoscimento dell'ispirazione, da parte del popolo di Dio (ora costituito sia da Ebrei che da non ebrei); non c'è ragione di ritenere che il metodo provvidenzialmente attuato da Dio per il riconoscimento dei libri ispirati sia cambiato rispetto a quanto avvenuto per la l'Antico Testamento. Il riconoscimento generale di tutti i 27 testi avvenne gradualmente, perché chiese geograficamente distanti possedevano differenti scritti cristiani (spesso i testi scritti non erano trascritti insieme, ma indipendentemente) e l'accettazione di testi prima non conosciuti era un processo cauto e serio. 22 libri furono accolti universalmente molto presto; per gli altri 5 (2 Pietro, 2 Giovanni, 3 Giovanni, Giuda e Apocalisse) vi furono maggiori incertezze e il loro accoglimento come Scritture avvenne a ritmi diversi nelle diverse chiese. Le ultime chiese ad accettarli furono quelle siriache, per le quali la più antica traduzione di questi 5 testi in lingua siriaca risale all'anno 616 d.C.
Anche secondo la critica filologica "scettica", i 27 testi del Nuovo Testamento provengono dal periodo dell'inizio del cristianesimo; solo pochi altri testi cristiani oggi conosciuti (tra cui il "Pastore di Erma" e la "Didaché") sono paragonabili ad essi per datazione, ma non furono considerati autorevoli come Scrittura. I cosiddetti vangeli apocrifi sono considerati successivi a quelli canonici anche secondo la critica filologica.
Il Nuovo Testamento è una testimonianza dell'azione del Messia nella storia umana e si aggiunge alla testimonianza dell'Antico Testamento. L'idea che esistessero nuovi testi da tenere in considerazione come Scrittura è presente nel Nuovo testamento:
-in 1 Timoteo 5:18, che cita, ragionevolmente con pari dignità, sia Deuteronomio 25:4, sia Luca 10:7
-in 2 Pietro 3:15-16, dove si parla di lettere di Paolo, l'apostolo, come affiancate alle "altre Scritture"
-in Apocalisse 1:1-3;22:18-19, dove i contenuti stessi del libro sono attestati come "parola di Dio e testimonianza di Gesù Cristo" e sua rivelazione immutabile.
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