top of page

LA STATUA FATTA COSTRUIRE DA NABUCODONOSOR IN DANIELE 3:1

Alcuni calcoli tratti dal documento pdf che si trova in questa pagina

 

Assumiamo che la statua fatta costruire da Nabucodonosor in seguito agli avvenimenti del secondo capitolo sia un suo tentativo di rappresentare ciò che aveva sognato. Tra le due c’è una discrepanza: la statua costruita, a differenza di quella sognata, è tutta d’oro. Potrebbero però rappresentare la stessa cosa se le parole “la testa d’oro sei tu” avessero accecato l’ego del re, ed egli avesse deciso di utilizzare esclusivamente questo materiale per rappresentare ciò che vide nel sogno. D’altronde Nabucodonosor è molto pieno di sé anche successivamente e sembra dimostrare di non aver capito in profondità la spiegazione di Daniele 2:37-45. A conferma del fatto che si tratterebbe di una rappresentazione (sebbene “indorata”) della statua sognata, ricordiamo che Daniele dice al re .“Tu, o re, guardavi, ed ecco una grande statua; questa statua, immensa e d’uno splendore straordinario, si ergeva davanti a te, e il suo aspetto era terribile”. La statua fatta costruire dal re è molto grande, essendo alta 60 cubiti, cioè circa 30 metri, non certo dimensioni reali del corpo umano, e compatibile quindi con la descrizione di quella sognata.

 

Ogni parte della statua è costituita da un numero intero di cubiti?

 

Questa affermazione è prima di fondamento scritturale esplicito, tuttavia non è inverosimile: per esempio, se le varie parti della statua fossero costruite separatamente, le loro misure potrebbero essere decretate come numeri interi di cubiti. Si assume perciò che le varie parti di questa statua alta 60 cubiti siano costituite da un numero intero di essi. Proporzioni umane: la testa e la statura della statua. Assumiamo che la statura di un uomo sia circa tra le 7 e le 8 volte la grandezza della testa (altezza tra sommità del capo e collo). Quanti dei 60 cubiti della statua sono occupati dalla testa? Al massimo un settimo della testa, al minimo un ottavo. Se Nt è il numero intero dei cubiti occupati dalla testa:

 

60 cubiti * 1/8< Nt cubiti < 60 cubiti * 1/7

 

da cui

 

60/8 < Nt <60/7

 

che equivale a

 

7,5 < Nt < 8,57[…]

 

8 è l’unico numero intero che si trovi tra 7, 5 e 8, 57[. . . ].Perciò si ottiene l’unica possibilità è il valore N t = 8.

Assumiamo perciò che 8 dei 60 cubiti siano occupati dalla testa.

 

60/8=15/2=7,5

 

In questo modo la statua è alta in totale 7, 5 volte la testa.

 

Valore semi-intero, o media

 

Da notare che, anche senza supporre che le due statue di Daniele 2 e Daniele 3 siano collegate, il valore 7, 5 è anche semplicemente il valore semi-intero, nonché la media, tra i numeri interi 7 e 8 (valori estremi per il rapporto statura/testa). Nel Libro di Daniele si incontra un valore semi-intero: “un tempo, dei tempi e la metà di un tempo”. Il valore 7,5 come rapporto statura/testa non è quindi inverosimile.

 

LA STATUA SOGNATA DA NABUCODONOSOR

È PROPORZIONALE AI PERIODI?

 

Non esiste alcun versetto che lo dica, tuttavia, si potrebbe pensare che le altezze delle varie parti della statua sognata da Nabucodonosor sia proporzionate come in un ordinario essere umano. Assumiamo che anche i periodi di tempo da essa rappresentata sia proporzionali alle varie altezze. In questo modo, il sogno di Nabucodonosor in Daniele 2 può essere considerato una predizione non solo qualitativa (ci sono quattro regni che si susseguono) ma anche quantitativa: il primo regno dura 8/60 del totale. Assumiamo vera questa proporzionalità tra altezze e periodi.

 

A quale periodo storico corrisponde la testa della statua?

 

La testa d’oro rappresenta l’impero Neo-Babilonese, il cui inizio è storicamente datato nel 626 a.C. cioè il -625 nella notazione astronomica . La fine di questo impero è collocata nel 539 a.C. cioè l’anno -538. La durata di questo impero è circa di 87 anni. Se consideriamo come estremi l’inizio del −625 e la fine del −538 (appena prima dell’inizio del −537), otteniamo una durata di 88 anni , mentre se consideriamo la fine del –625 (appena prima dell’inizio del −624) e l’inizio del −538 otteniamo 86 anni. La durata massima o minima dell’impero, per chi conosce gli anni di inizio e fine, può essere compresa tra 86 ad 88 anni. Perciò anche la testa della statua si deve simbolicamente collocare tra il −625 e il −538 e la durata corrispondente è compresa tra gli 86 e gli 88 anni.

 

Quanto tempo può simboleggiare l’intera statua e a quale periodo storico possono corrispondere le piante dei piedi? Avendo supposto che la statua sia alta 7,5 volte la testa, la statura minima simboleggia 645 anni, quella massima 660 anni. Nel caso del valore minimo, la sommità del capo è da collocarsi simbolicamente alla fine dell’anno −625, cioè appena prima dell’inizio dell’anno −624; pertanto le piante dei piedi terminano nell’anno −624 + 645 = 21 cioè all’inizio dell’anno che corrisponde al 21 d.C. nel calendario giuliano. Nel caso del valore massimo, la sommità del capo è da collocarsi all’inizio dell’anno −625; pertanto le piante i piedi terminano appena prima dell’inizio dell’anno 35, cioè poco prima dell’inizio del 35 d.C. ossia il 31 dicembre del 34 d.C.

 

LA FINE DELLE PRIME SESSANTANOVE

SETTIMANE È COMPATIBILE CON I PIEDI

DELLA STATUA

 

Le prime 69 settimane terminano all’istante 32, 3075 circa, mentre i piedi della statua possono terminare tra l’istante 21 e l’istante 35. La fine delle prime sessantanove settimane cade nell’intervallo possibile per la fine dei piedi. La una stima per eccesso della probabilità che ciò accada casualmente è di seguito trattata.

Gli istanti significativi nella profezia delle settanta settimane sono dopo 7 settimane, dopo 69, dopo 69 e mezzo e dopo 70. Per il calcolo di questi istanti il procedimento è analogo a quello utilizzato per le sessantanove settimane. Partendo dal −443, 75, le prime 7 settimane terminano nel IV secolo a.C., più di due secoli prima del periodo di redazione del Libro di Daniele secondo gli studi storico-critici, e perciò non ne teniamo conto in quanto questo istante è precedente al periodo in cui immaginiamo di trovarci quando svolgiamo il conto. Abbiamo ancora tre possibili istanti presenti nelle settanta settimane. Le prime 69 settimane terminano proprio dentro l’intervallo compatibile per i piedi della statua. Le settanta settimane finiscono (finirebbero, anzi, visto che non è scontato che la settantesima settimana sia immediatamente attaccata alla sessantanovesima) invece nel −443, 75 + 70 ∗ 7 ∗ 360 ÷ 365, 25 = 39, 2068[…] cioè dopo il 35 d.C. e sono quindi incompatibili con tale periodo. Anche il mezzo della settantesima settimana è successivo all’inizio del 35 d.C. e quindi da scartare, infatti:

−443, 75 + 69, 5 ∗ 7 ∗ 360 ÷ 365, 25 = 35, 7571[…]

 

La massima probabilità (ottenuta mettendo a denominatore il valore massimo di distanza temporale tra il momento in cui Daniele fu redatto e l’istante previsto per l’evento profetico) che per puro caso almeno uno di questi istanti cadesse nell’intervallo possibile per i piedi della statua, postulando per Daniele la data più recente possibile, cioè la fine del −163 (164 a.C.) ossia l’inizio del −162:

 

P tot = 1 − (1 − P 69)(1 − P 70)(1 − P mezza)

Le varie probabilità sono:

 

 

P 69 = (35 − 21)/(32, 3075 − (−162)) =

=14/194, 3075 = 0, 0721P 70 = (35 −21)/(39, 2068−(−162)) =

=14/201, 2068 = 0, 0696P mezza = (35−21)/(35, 7571−(−162)) = 14/197, 7571 = 0, 0708

 

1 − P 69 = 0, 92791 − P 70 = 0, 93041 − P mezza = 0, 9292

 

Il loro prodotto vale 0, 8021[. . . ]

 

1 − 0, 8021 = 0, 1979 cioe il 19, 79%.

 

La probabilità che, per puro caso, la profezia delle settanta settimane potesse essere compatibile con la fine dei piedi del la statua, è minore o uguale al 19, 79%.

 

Nuove informazioni sulla statura

 

Vista la compatibilità dei momenti predicibili dal sogno della statua di Nabucodonosore dal computo delle prime sessantanove settimane postulando che le date indicate nei due passi debbano coincidere, la maggior precisione ot- tenuta dal calcolo nel caso delle settimane forza la data ottenuta mediante i piedi della statua. Questo porta a restringere l’intervallo dei possibili valori della la statura della statua: la massima statura si ottiene ponendo l’inizio dell’impero Neo-Babilonese il più presto possibilee la fine delle sessantanove settimane il più tardi possibile; la minima statura si ottiene ponendo l’inizio dell’impero Neo-Babilonese il più tardi possibilee la fine delle sessantanove settimane il più presto possibile. La massima statura possibile corrisponde quindi circa a 657, 33607 anni giuliani; la minima statura possibile corrisponde invece circa a 656, 25410 anni giuliani.

 

IL NUMERO 360 E LA STATUA DI DANIELE 3:1.

 

360 palmi di altezza

 

Un fatto curioso da notare: nel sistema di misurazione biblico, il cubito si sud- divide a sua volta in palmi: esistono due differenti relazioni possibili tra palmo e cubito, il primo caso riguarda una situazione molto specifica con tanto di indicazioni riguardo le misure, nella quale un cubito è costituito verosimilmente da 7 palmi. Nel secondo caso, quello del cubito ordinario, esso è costituito da 6 palmi. Applicando alla statua il caso ordinario, ,l’intera statura corrisponde a 360 palmi. Questo ulteriore fatto suggerisce l’impiego dell’anno profetico: il valore numerico del periodo corrispondente all’intera statua, calcolato in anni profetici è lo stesso valore numerico della durata in giorni di un palmo della statua.

 

60 cubiti quadri di superficie esposta

 

Della statua è detto che è alta 60 cubiti larga 6. Non è chiaro in che modo intendere il dato della larghezza, se come una sorta di diametro o di spigolo; tuttavia, in entrambi i casi esiste almeno una direzione perpendicolare all’asse della statua dalla quale la superficie visibile è esattamente di 360 cubiti quadri.

 

 

 

 

 

LE PARTI DELLA STATUA

La durata effettiva della statua risulta di 240000 giorni, (cioè 360 * 666,6 periodico, con 360 numero di giorni dell’anno profetico e 666,6 la durata della statua in anni profetici, vedere il Statua, sere e mattine). Questi 240000 giorni corrispondono a 657, 0842 anni 6 . Seguendo l’ipotesi che la statua di Daniele 2 sia alta 60 cubiti, come quella di Daniele 3, ogni cubito risulta alto 4000 giorni (cioè 10, 9514 anni).

 

A ritroso dal 3 aprile 32

L’inizio dell’oro. Contando a ritroso dalla fine delle 69 settimane, dal momento estremo dell’inizio del 3 aprile 32 si ottiene che la statua inizia all’istante −624, 8301 che è un istante che appartiene al −625 cioè il 626 a.C., anno di inizio dell’impero Neo-Babilonese. Aggiungendo a questo istante 240 giorni, che è la parte decimale della durata della statua, si giunge all’istante −624, 1634, che corrisponde al mese di novembre 626 a.C., periodo in cui ebbe inizio il regno di Nabopolassar. Dall’oro all’argento. È possibile stimare l’altezza delle altre parti della statua di Daniele 2. La testa d’oro è alta 8 cubiti. Inizia nel −624, 8301 e termina 8 ∗ 10, 9514 anni dopo, cioè: −537, 2189 13 istante dell’anno −538 cioè 539 a.C., anno in cui storicamente termina l’impero Babilonese; da quel momento la statua rappresenta, con l’argento, l’impero Achemenide (i “Medi e Persiani”). Questo risultato non deve assolutamente stupire, perché il periodo corrispondente all’altezza della statua è stato calcolato proprio ponendo il passaggio tra l’impero Neo-Babilonese e quello Achemenide nel 539 a.C.; l’anno trovato doveva quindi necessariamente corrispondere al dato utilizzato per il ragionamento.

Dall’argento al bronzo. L’Impero Achemenide terminò nel 331 a.C. cioè il −330 con la conquista da parte di Alessandro Magno. Se la parte d’argento fosse alta 19 cubiti avremmo che, scendendo dalla testa, il totale dei cubiti prima della parte di bronzo è 8 + 19 = 27 cubiti, che corrispondono a 295, 6879 anni. Il bronzo deve iniziare quindi 295, 6878 anni dopo l’inizio dell’impero Neo-Babilonese cioè nel: −329, 1143 istante che appartiene al −330 cioè il 331 a.C., anno in cui l’Impero Achemenide cadde per mano di quello Macedone di Alessandro Magno.

Dal bronzo al ferro. Non è chiaro quando dovrebbe finire esattamente il bronzo, se con la divisione in quattro parti dell’Impero, alla morte di Alessando Magno, o con la fine dell’Ellenismo (la quale però avvenne gradualmente).

 

A ritroso dal 2 maggio 32

Lo stesso ragionamento può essere ripetuto partendo dall’altro estremo possibile per la fine delle settimane, la fine del 2 maggio 32 18 . Riportiamo gli istanti così trovati. L’inizio della statua risulta essere l’istante −624, 7413. Il passaggio dall’oro all’argento avviene all’istante −537, 13693; quello dall’argento al bronzo avviene nel −329, 06033. Gli anni corrispondono a quelli ottenuti contando a ritroso dal 3 aprile 32.

 

Dall’oro all’argento: il 13 ottobre 539 a.C.

 

La fine dell’impero Neo-Babilonese è collocata a metà del mese di ottobre del 539 a.C. 22 , (che è l’anno -538). Il 13 ottobre 539 a.C. è l’istante −537, 2164. Questo valore è compreso tra i due estremi −537, 2189 e −537, 13693, ottenuti procedendo a ritroso rispettivamente dalle date del 3 aprile 32 e del 2 maggio 32.

 

Dall’argento al bronzo: Alessandro Magno a Babilo-nia nell’ottobre e novembre 331 a.C. Dopo la decisiva battaglia di Gaugamela all’inizio del mese si ottobre 331 a.C., Alessandro Magno partı̀ per cingere d’assedio Babilonia alla fine del mese. Non fu necessario perché la città si arrese. Il sovrano si fermò nella città per circa un mese a consolidare il suo potere . È in tale circostanza che avviene il passaggio dall’argento al bronzo. Infatti, l’istante −329, 1422 appartiene all’anno 331 a.C. (anno −330) mentre alla parte decimale negativa −0, 1422 corrisponde il valore decimale 0, 8578, che è la data del 10 novembre.

 

 

Coincidenza dell’anno di conquista con il passaggio tra due cubiti

 

La durata di un cubito è di 10, 9514 anni. La probabilità che la durata corrispondente a un numero intero di cubiti (nello specifico 27, cioè 8 d’oro e 19 di argento) finisca proprio nell’anno corretto, è uguale a 1/10,95,14 = 0, 091313 cioè circa il 9, 1313%.

​

​

​

Libro di Daniele

bottom of page