top of page

DA CHE COSA DOBBIAMO ESSERE SALVATI?

 

La Bibbia dice di Dio:

 

"Egli è la rocca, l'opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio fedele e senza iniquità. Egli è giusto e retto." (Deuteronomio 32:4)

"Dio è un giusto giudice, un Dio che si sdegna ogni giorno." (Salmo 7:11)

 

La condizione umana naturale è inevitabilmente quella della sottomissione al peccato, con la conseguenza che gli esseri umani sono indegni di partcipare alla gloria di Dio, come sta scritto: "tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23). Il giudizio di Dio sull'umanità è che "il cuore dell'uomo concepisce disegni malvagi fin dall'adolescenza" (Genesi 8:21). L'apostolo Paolo ammonì scrivendo: "Perciò, o uomo, chiunque tu sia che giudichi, sei inescusabile; perché nel giudicare gli altri condanni te stesso; infatti tu che giudichi, fai le stesse cose. 2 Ora noi sappiamo che il giudizio di Dio su quelli che fanno tali cose è conforme a verità. 3 Pensi tu, o uomo, che giudichi quelli che fanno tali cose e le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio? 4 Oppure disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento? 5 Tu, invece, con la tua ostinazione e con l'impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d'ira per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio. 6 Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere" (Romani 2:1-6).

Prestarsi al peccato significa meritare il salario, la paga per il peccato; ma "il salario del peccato è la morte" (Romani 6:23).

​

Abbiamo quindi bisogno di essere salvati dal peccato e dalle sue conseguenze.

​

​

condizione umana

COME SI RICEVE DA DIO LA SALVEZZA IN CRISTO GESU’?

 

“«Che cosa devo fare per essere salvato?» Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù e sarai salvato»” Atti 16:30-31

 

Anche altri passi della Bibbia parlano della salvezza donata da Dio: Giovanni 3:16; 11:25-27; Atti 4:12; Romani 1:16; 3:21-28; 5:7-11; 10:9; Isaia 43:25; 53:5; Geremia 17:14; Ebrei 7:25; 9:28; Luca 18:13-14; 1 Giovanni 5:11,13; 1 Timoteo 4:9-10; 2 Corinzi 5:19; Tito 3:4-7; Efesini 2:8-10; Galati 2:20-21.

 

Ravvedetevi, ricevete personalmente il Signore Gesù Cristo, il suo perdono e la sua salvezza eterna, che egli ci ha donato morendo per noi sulla croce e risorgendo per noi; parlatene con tutti, affinché anche altri possano ricevere questo impareggiabile dono di Dio. Qui, per chi fosse scettico riguardo la Bibbia, si parla di un’altra profezia che ne mostra l’ispirazione da parte di Dio. Condividete anche questa preziosa informazione. Dio vi benedica! 2 Corinzi 13:13.

​

​

salvezza mediant la fede

LA PASSIONE DI GESU': CRISTO PAGO' IL PREZZO PER LA NOSTRA SALVEZZA

​

Gesù Nazareno patì e morì per noi; la nostra salvezza dipende interamente da questa sua opera. Prima della sua morte avvennero alcuni episodi importanti, e Gesù stesso disse parole e compì atti centrali per i suoi discepoli. Ne presentiamo qui due.

 

1) Gesù è il messia promesso a Israele; fu unto di Spirito Santo al suo battesimo (Matteo 3:16; Marco 1:10; Luca 3:22; Giovanni 1:32); successivamente fu unto con olio da una donna, come riportato da Marco 14:3-9:

 

Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso; mentre egli era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l'alabastro, gli versò l'olio sul capo. 4 Alcuni, indignatisi, dicevano tra di loro: «Perché si è fatto questo spreco d'olio? 5 Si poteva vendere quest'olio per più di trecento denari, e darli ai poveri». Ed erano irritati contro di lei. 6 Ma Gesù disse: «Lasciatela stare! Perché le date noia? Ha fatto un'azione buona verso di me. 7 Poiché i poveri li avete sempre con voi; quando volete, potete far loro del bene; ma me non mi avete per sempre. 8 Lei ha fatto ciò che poteva; ha anticipato l'unzione del mio corpo per la sepoltura. 9 In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato il vangelo, anche quello che costei ha fatto sarà raccontato, in memoria di lei».

​

Questo episodio è riportato in maniera molto simile anche in Matteo 26:6-13. (Vedere anche Giovanni 12:1-8 e Luca 7:36-50.)

​

​

passine Cristo
Ultima cena

​

2) Durante l'ultima cena di Gesù con i suoi discepoli prima di morire, egli istituì il nuovo patto, legato al suo sangue che avrebbe presto versato morendo sulla croce, per il perdono dei peccati.

 

 

 

Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». 27 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. 29 Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio». Matteo 26:26-29 (vedere anche Marco 14:22-24).

​

Il Vangelo di Luca (Luca 22:14-20) e l'apostolo Paolo riferiscono il comando di Gesù ai suo discepoli di compiere essi stessi questi atti in futuro. Paolo scrive in 1 Corinzi 11:23-26

​

Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 25 Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. 26 Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga».

​

​

sovranità salvezza

LA SOVRANITA' DI DIO NELL'OPERA DELLA SALVEZZA

​

Dio è l'unico autore della nostra salvezza (Romani 9:15-16), è lui ad aver eletto in maniera incondizionata (cioè secondo il suo proponimento, che non dipende da opere di bene o di male compiute dalla persona, Romani 9:11-13), fin dall'eternità, gli eredi della vita eterna (Efesini 1:3-7; Tito 3:7), essi sono i "molti" per i quali Cristo ha sparso il suo sangue "per il perdono dei peccati." (Matteo 26:28). La nostra volontà è per natura contraria al suo volere e pertanto gli è nemica (Colossesi 1:21; Efesini 2:1-3); essa deve essere rinnovata per azione dello Spirito Santo, che santifica (ossia mette da parte per Dio) gli eletti (1 Pietro 1:1-2) agendo secondo il suo propio volere (Atti 13:2). Tra gli effetti (e non le cause) della salvezza, che è per grazia, c'è la pratica di opere buone da parte dei credenti (Efesini 2:8-10); il fine ultimo di tutto è la gloria di Dio (Matteo 5:16; Efesini 1:13-14; Filippesi 1:11).

​

​

​

​

​

​

​

​

​

bottom of page