
Gesù si recò in Galilea, predicando il vangelo di Dio e dicendo: 15 «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo».
​
L'apostolo Paolo scrive:​​
​​
Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi, 2 mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l'ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano.3 Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; 4 che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture...
​
Non mi vergogno del vangelo, perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede
​
La predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio [...] Ma noi predichiamo Cristo crocifisso (1 Corinzi 1:18-23)
​
Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato.
​​​
Il messaggio del vangelo, l'unico annuncio mediante il quale Dio dà la salvezza, è questo: Dio comanda a tutti di ravvedersi e di credere in Gesù, il Signore; egli fu crocifisso e morì per i peccati di chiunque crede in lui, ma fu risuscitato dai morti. Il vangelo promette la salvezza dal peccato e dalla morte a chiunque crede: come Gesù visse una vita senza peccato e ora vive nella vita eterna con il corpo glorificato dopo la risurrezione, così i salvati saranno glorificati e resi perfetti, essendo i loro peccati espiati da Gesù al posto loro sulla croce ed essendo stati giustificati dal Signore risorto.
​
Il fatto che Dio comandi che tutti si ravvedano e credano al vangelo per la salvezza è ancora oggi sempre lo stesso e varrà per tutta la durata della storia, fino al giorno del giudizio (Atti 17:30-31); questo comando riguarda ciascuna persona, riguarda quindi chiunque stia leggendo queste parole: Dio comanda a chiunque stia leggendo di ravvedersi e di credere in Cristo. Credere al vangelo è più importante di qualunque altra cosa, perché è Dio ad aver stabilito questo per la sua gloria e come unico mezzo per la salvezza degli esseri umani.
Ma ci sono molti modi di pensare e di vivere che si contrappongono al messaggio evangelico; alcuni si oppongono alla decisione di Dio di aver scelto proprio questo mezzo per la salvezza, altri negano l'esistenza l'idea, o che egli possa o voglia agire nel mondo. Molte persone che non credono all'esistenza di Dio oppure negano che egli corrisponda a colui di cui si parla nella Bibbia (Antico e Nuovo Testamento); di queste persone la Scrittura dice che "soffocano la verità nell'ingiustizia" (Romani 1:18), perché ogni visione del mondo che rifiuti il Dio della Bibbia porta delle contraddizioni. Si deve dire la verità a queste persone pregando Dio affinché esse per sua grazia la riconoscano e si ravvedano.​
Un esempio di una contraddizione è quella in cui incappa chi ritiene che la Bibbia sia semplicemente un insieme di libri scritti soltanto mediante l'intelligenza umana, perché ciò non potrebbe render conto delle profezie bibliche già realizzate.
​​
Il SIGNORE spiega quali siano le sue prerogative in Isaia 46:9-10
​
9 Ricordate il passato, le cose antiche;
perché io sono Dio, e non ce n'è alcun altro;
sono Dio, e nessuno è simile a me.
10 Io annuncio la fine sin dal principio,
molto tempo prima dico le cose non ancora avvenute;
io dico: Il mio piano sussisterà,
e metterò a effetto tutta la mia volontà;
​
​
Soltanto Dio può davvero conoscere il futuro, perché è il Creatore e il Signore di tutte le cose. Alcune profezie della Bibbia sono così accurate che, se fossero sbagliate, potrebbero immediatamente essere scartate, ma non lo sono. Le profezie bibliche sono considerate dagli scettici come post-eventum, cioè scritte dopo che l'avvenimento è già avvenuto. Alcune di esse, però, in particolare quelle "cronologiche" del Libro di Daniele, non possono in alcun modo essere post-eventum, testimoniandoci così che la Bibbia contiene testi che devono avere un'origine sovrannaturale: Dio, di cui la Bibbia parla. Il materiale di queste pagine ha anche l'obiettivo di rendere nota l'autorità profetica unica della Bibbia. In questa pagina potete trovare un riassunto relativo a una profezia molto importante, quella delle settanta settimane (Daniele 9:24-27). Un approfondimento sul Libro di Daniele si trova invece a questa pagina.
​
L'onnipotenza di Dio ci è mostrata nel corso della storia dall'adempimento delle sue profezie; la risurrezione di Cristo, punto cardine dell'evangelo è frutto di questa stessa onnipotenza di Dio, che compie ciò che vuole. Sull'importanza della risurrezione di Cristo per il vangelo scrive l'apostolo Paolo (la prima parte di questo passo era anche riportata sopra):
​
Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi, 2 mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l'ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano.
3 Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; 4 che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; 5 che apparve a Cefa, poi ai dodici. 6 Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. 7 Poi apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli; 8 e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all'aborto; 9 perché io sono il minimo degli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio. 10 Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 11 Sia dunque io o siano loro, così noi predichiamo, e così voi avete creduto.
​